È stata «la più crudele delle lezioni» quella impartita dalla tempesta sanitaria, che ha lasciato, oltre al dolore della perdita, un Paese intero da ricostruire e far ripartire, per uscire dalla crisi recente e dalla situazione di stagnazione e paralisi che affonda le sue radici negli ultimi vent’anni della nostra storia.
Non poteva che partire dai giorni più drammatici della primavera 2020, quando i mezzi militari portavano via da Bergamo le bare delle vittime del Covid-19, la riflessione alla base del mio libro “Riscatto”.
Gli «appunti per un futuro possibile» raccolti in questa serrata conversazione con Francesco Cancellato tracciano una visione-guida per il compito che ci attende: «curare» il nostro sistema sanitario, garantire ai giovani lavoro e mobilità sociale, rimarginare la frattura tra Nord e Sud, centro e periferie; intervenire sulla scuola per riportarla al cuore dell’agire politico, ripensare il welfare e l’inclusione, affrontare l’immigrazione come opportunità e non come mera emergenza.
Nel momento in cui il Recovery Fund offriva la possibilità di investire sul futuro e sulle prossime generazioni, ho proposto interventi concreti per governare le grandi trasformazioni demografiche, tecnologiche e ambientali. Senza sottrarsi al dibattito politico più attuale: le scelte del Partito Democratico e le alleanze possibili, il ruolo del riformismo di sinistra e la battaglia – da vincere – contro i sovranisti e le destre. Mescolando biografia personale e politica, analisi sociale, critiche e proposte, Riscatto scava negli errori del passato (anche recentissimo) per delineare la strada per tornare a crescere.